Archeoparco Castranova 9 e il 10 giugno: CANAPA 3.0 “A spasso nel tempo” – La canapa si racconta

La canapa: come si usava ieri, come si usa oggi, come potrebbe essere impiegata domani.

Il 9 e il 10 giugno, all’interno dell’Archeoparco Castranova, sito in Via Casal del Marmo snc (salita sterrata di fronte al civico 578) si terrà un evento dedicato alla storia della canapa e dei suoi molteplici utilizzi. Come veniva utilizzata nel passato? Come viene lavorata oggi e come sarebbe possibile utilizzarla domani? Per questo singolo evento l’ingresso sarà a titolo gratuito.

L’evento prevede:

  • Incontri e dibattiti sul tema: tavola rotonda domenica 10 giugno ore 11:00

Assaggio dei prodotti: cena del sabato e pranzo della domenica

  • Rievocazioni storiche: tavoli didattici aperti durante tutta la durata dell’evento
  • Stand di prodotti realizzati con la canapa

ORARI EVENTO

Sabato dalle 16:00 alle 22:00

Domenica dalle 10:00 alle 18:00

PROGRAMMA ATTIVITA’ E INTRATTENIMENTO

Sabato sera ore 21:00 Spettacolo di acrobazie e fuoco
a cura di Shape company

Sabato e domenica Laboratori sulla Carta per bambini
a cura dell’associazione culturale il Grande Cocomero

Sabato e domenica “I racconti di Nonno Domenico” e la storia dei suoi attrezzi.
Una voce dal passato che racconterà come si coltivava la canapa fino alla metà del ‘900

Sabato e domenica, per tutta la durata dell’evento, Rievocazioni storiche sulla Tessitura – Cosmesi – Cucina

 

PERCHE’ LA CANAPA

Un aumento del 200% dei terreni coltivati negli ultimi 3 anni ed una molteplicità di usi che ne fanno una materia prima sempre più ‘attraente’: in Italia è scoppiata la ‘canapa-mania’, tanto che a livello nazionale i suoli dedicati a questo tipo di coltivazione hanno raggiunto quasi i tremila ettari. Il dato emerge da uno studio della Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore dal 14 gennaio della legge 242 del 2016 ‘Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa’, mirata proprio al rilancio ed al sostegno di questo settore.

Uno dei nostri partner principali nell’organizzazione di questo evento, La Canaperia Italiana, è stata in questo una precorritrice del fenomeno. Sono ormai più di 2 anni che quest’azienda studia i metodi di coltivazione e lavorazione del prodotto, ottenendo risultati certificati di altissimo livello.

Dai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane ma anche detersivi, vernici o addirittura mattoni, gli usi della canapa industriale sono molteplici. La ricerca della naturalità nell’abbigliamento, nell’alimentazione e l’affermarsi di stili di vita più ecologici ha favorito, sottolinea Coldiretti, la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ma anche a basso impatto ambientale, contribuendo alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità.

Dalla canapa si ottengono eco-mattoni da utilizzare nella bioedilizia che, oltre a garantire un’alta capacità isolante, assorbono anche CO2. Ma c’è pure il pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita. Numerosi poi gli impieghi in campo alimentare, dai biscotti fino al pane, dalla farina all’olio, le cui proprietà benefiche sono state riconosciute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il seme di canapa e gli alimenti derivati contengono, infatti, proteine che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali. Dalla canapa si ricavano inoltre tessuti ottimi per abbigliamento e arredamento, grazie alla grande resistenza di questo tipo di fibra.

Per l’Italia si tratta in realtà, rileva Coldiretti, di uno storico ritorno per una coltivazione che fino agli anni ’40 era più che familiare tanto che il Belpaese, con quasi 100mila ettari, era il secondo maggior produttore di canapa al mondo (secondo soltanto all’Unione Sovietica). Il declino è arrivato per la progressiva industrializzazione che le fibre sintetiche hanno imposto sul mercato, ma anche per la campagna internazionale contro gli stupefacenti, che ha gettato un’ombra su questa pianta. Il governo italiano nel 1961 sottoscriveva una convenzione internazionale chiamata ‘Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti’ secondo cui la canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni, mentre nel 1975 entrava in vigore la ‘legge Cossiga’ contro gli stupefacenti, e negli anni successivi, gli ultimi ettari coltivati a canapa, scomparvero.